Panavia PA-200 Tornado

Notizie: Il Panavia Tornado (ufficialmente Panavia PA-200 Tornado ma meglio conosciuto come Tornado MRCA - Multi Role Combat Aircraft) è un caccia multiruolo con ala a geometria variabile sviluppato congiuntamente da Italia, Germania Ovest e Regno Unito. Esistono tre varianti principali del Tornado: l'IDS (Interdictor/Strike) per l'attacco al suolo, l'ECR (Electronic Combat/ Reconnaissance) attrezzato per la soppressione delle difese aeree e l'ADV (Air Defence Variant) intercettore. Sviluppato e costruito dalla Panavia Aircraft, una compagnia multinazionale formata da British Aerospace (precedentemente British Aircraft Corporation), MBB e FIAT Velivoli (oggi Alenia Aermacchi). Il Tornado volò per la prima volta il 14 agosto 1974 ed è stato usato in azione dalla RAF, dall'Aeronautica Militare e dall'aeronautica militare dell'Arabia Saudita nella guerra del Golfo. Incluse le varianti, ne sono stati prodotti 1001 esemplari. Negli anni sessanta i progettisti aeronautici guardavano favorevolmente l'ala a geometria variabile che permetteva di conciliare la manovrabilità delle ali dritte con la velocità fornita dalle ali a freccia. Il Regno Unito aveva cancellato il progetto del BAC TSR-2 e successivamente aveva fatto lo stesso con il progetto di acquisizione del General Dynamics F-111, trovandosi dunque nella situazione di necessitare di un rimpiazzo per i suoi Avro 698 Vulcan e Blackburn Buccaneer. Il progetto anglo-francese AFVG (Anglo-French Variable Geometry) ebbe inizio nel 1965 ma la Francia si ritirò due anni dopo senza nessun risultato concreto in mano indirizzando le ricerche sullo sviluppo del modello Dassault/Breguet Mirage 2000. D'altra parte la Francia aveva già conosciuto l'esperienza delle ali a freccia variabile sul modello Marcel Dassault Mirage F2. La Gran Bretagna continuò invece lo sviluppo del disegno dell'AFVG e si mise alla ricerca di nuovi partner con cui lavorare. Nel 1968 Germania Ovest, Paesi Bassi, Belgio, Italia e Canada istituirono un gruppo di lavoro per studiare un sostituto del Lockheed F-104 Starfighter, chiamando inizialmente la loro idea Multi Role Aircraft (MRA) salvo poi mutarla in Multi Role Combat Aircraft (MRCA)[8][9]. Tutte le nazioni partecipanti avevano flotte aeree datate, ma dato che le richieste erano molteplici si optò per far nascere un aereo in grado di rispondere a compiti che erano fino a quel momento assunti da un gran numero di velivoli. Il Regno Unito si unì all'MRCA nel 1968, rappresentato dall'Air Vice-Marshal Michael Giddings, e già nel maggio 1969 vennero stilati accordi con Germania Ovest e Italia. Alla fine del 1968 le prospettive di acquisto di questi tre paesi ammontavano a 1.500 macchine. Canada e Belgio avevano precedentemente abbandonato il progetto: il primo per motivi politici (c'era la convinzione che la produzione e in generale tutto il progetto si sarebbe concentrato nell'Europa occidentale), il secondo perché si vide offerto dalla Francia il Dassault Mirage S che venne giudicato più conforme alle prospettive delle forze aeree belghe. Lo scopo del progetto MRCA era quello di produrre un aereo in grado di svolgere missioni di attacco al suolo, ricognizione, difesa aerea e antinave, garantendo così il rimpiazzo dei vari aerei in servizio che svolgevano questi compiti. Nella definizione della struttura di base si considerarono le ipotesi di un nuovo disegno alare e l'installazione di uno o due motori. Le quattro nazioni europee rimanenti (Regno Unito, Germania, Italia e Paesi Bassi) istituirono il 26 marzo 1969 la Panavia Aircraft, tuttavia i Paesi Bassi si ritirarono nel 1970 perché convinti dell'eccessiva complicazione dell'idea, mentre la Koninklijke Luchtmacht necessitava di un aereo semplice e con manovrabilità eccezionale. Un altro duro colpo all'MRCA arrivò nel 1972, quando la Germania diminuì le proprie prospettive di acquisto da 600 a 324 velivoli. Nell'accordo finale, Regno Unito e Germania Ovest si assunsero rispettivamente il 42,5% del carico di lavoro e l'Italia il restante 15%; la costruzione della fusoliera anteriore e della coda spettarono alla britannica British Aircraft Corporation (BAC, ora BAE Systems), la fusoliera centrale alla MBB tedesca (ora EADS), e le ali all'Aeritalia (ora Alenia Aeronautica). La stessa ripartizione venne adottata per la costruzione dei motori e dell'avionica. Una multinazionale separata dal progetto Panavia, la Turbo-Union Limited, fu fondata nel giugno 1970 per sviluppare e costruire i motori Turbo-Union RB199 destinati ad equipaggiare i futuri Tornado, con la partecipazione al 40% della Rolls-Royce plc, al 40% della MTU Aero Engines e al 20% della Fiat. Quando si concluse la fase di definizione del nuovo aereo nel maggio 1970, sul tavolo erano rimasti due design: un monoposto Panavia 100 che inizialmente accolse il favore della Germania Ovest, e un biposto Panavia 200 preferito dalla RAF che sarebbe diventato il Tornado vero e proprio. Nel settembre 1971 i tre governi si impegnarono a procedere nella costruzione del velivolo, che nel frattempo era stato rivalutato in chiave di attacco al suolo a bassa quota come possibile minaccia al blocco sovietico. Tra l'altro, nel 1976 vennero alla luce tentativi di spionaggio sovietici sullo sviluppo dell'aereo. La produzione dei Tornado è cessata nel settembre 1998; l'ultimo velivolo, un Tornado IDS, è stato prodotto dalla British Aerospace proprio in quell'anno ed è andato all'aeronautica militare saudita. Il primo prototipo italiano fece il suo primo volo il 5 dicembre 1975 partendo dall'aeroporto di Torino-Caselle. L'Aeronautica Militare ricevette 100 Tornado IDS, 15 dei quali vennero più tardi convertiti nella versione ECR. In aggiunta, l'Aeronautica Militare ha usato per dieci anni 24 Tornado ADV forniti dalla RAF per sorvegliare i cieli nazionali.
![]() Stato: Italy Emissione: Aerei 2a serie Anno: 1982 Data: 27/03/1982 Dentelli: 14¼ x 13¼ Tiratura: 5.000.000 Filigrana: Senza filigrana Stampa: Offset Bozzettista: G. Toffoletti |
---|